"Perché lo fai?" e "Come ti è venuta questa idea?" sono le due domande più ricorrenti che mi pongono le persone che mi circondano, di solito unite ad uno sguardo sconcertato che ha come sottopensiero "questa è matta...".
Può darsi....
Ma forse è il caso di dare un pò di spiegazioni.
L'idea mi è venuta da degli amici motociclisti, i Guzzistiliguri, che hanno organizzato, per il loro ultimo raduno a Genova, un raid che è partito da Quarto dei mille e ha percorso tutta l'Italia: Il Raid dei 1000. L'ho trovata un'idea splendida e mi sono detta che se lo potevano fare loro in moto lo potevo fare anch'io in aereo. Ed ecco l'idea.
Il perché...i perché, sono più di uno.
Il fondamentale è ovviamente l'occasione dell'anniversario dell'Unità d'Italia. Da straniera la mia opinione è senz'altro fuorviata ma ritengo che non viene data abbastanza importanza a questo evento: avrebbe dovuto essere una festa tutto l'anno in ogni angolo del paese, almeno così la vedo io. Questo è il mio piccolo contributo per celebrare la terra che mi ospita da così tanto tempo.
Il secondo motivo è che, con questa iniziativa, spero dare un pò di voce all'aviazione generale. Molte persone pensano erroneamente che sia necessario essere persone speciali per volare o che l'obiettivo debba essere per forza diventare piloti di linea o militare. Non tutti quelli che vanno in bici devono per forza diventare Miguel Indurain. Essere pilota vuol dire amare stare in cielo, indipendentemente dalla dimensione e dalla velocità del mezzo.
E poi.....Diciamolo pure! Questo volo è una figata paurosa!!!
Per stare in cielo da amatori e non da professionisti non occorre essere speciali: purtroppo servono molti molti euro :-(
RispondiEliminaPiù volte mi sono avvicinato all'idea di prendere il PPL ma, a conti fatti, per poi permettermi, quando le cose vanno bene, 1h di volo al mese?
Non sono molto dentro alle questioni "burocratiche" (che in parte incidono sui costi) del mondo della AG in Italia, ma so per certo che volare in altri paesi, come gli USA, costa meno. E questo è un vero peccato. Se i costi fossero ridotti più persone si avvicinerebbero a questo fantastico mondo (che io osservo e seguo per il 99,9% da terra).
Tornando al tuo post originale e chiudendo la parentesi, io invece la prima domanda che mi sono posto è stata: "Ma quanto le costa!?!" :-P
D'altronde si sa... siamo a Genova! :-)
Un saluto (da chi ormai ha deciso di seguirti quotidianamente in questa avventura!).
Guzzo
Grazie Guzzo! Sono contenta che tu voglia seguire tutto il viaggio! A questo punto ti tocca venire per forza alla partenza!
RispondiEliminaSulla questione dei costi sfortunatamente hai pienamente ragione ma non serve andare fino negli Stati Uniti per avere dei costi minori, se ti sposti già in Francia, in Spagna o in Svizzera è già tutto diverso.
Di norma, ahimé non volo, come dici tu, più di un'ora al mese e risparmio tutto l'anno per fare uno o due voli più impegnativi durante l'estate. Ma quelli sono decisamente soddisfacenti!
Per questa impresa ho trovato uno sponsor fortunatamente, e l'Aero Club di Genova mi dà un grosso aiuto, fosse solo che per la disponibilità dell'aereo. Sostenerne i costi da sola sennò sarebbe stato impossibile.
Trovo la tua idea una bellissima iniziativa,unire l italia simbolicamente nel cielo è senza dubbio un ottimo modo per rendere omaggio all'anniversario della sua unificazione,la quale come tu stessa hai affermato nel nostro bel paese ahimè non viene tenuta sufficientemente in considerazione.
RispondiEliminaIl tuo "piccolo contributo" viene molto apprezzato ed è tra quelli di maggior valore.
Per quanto riguarda il mondo dell'aviazione amatoriale,purtroppo è vero,dando un occhiata qua e là mi sono accorto di come la possibilità di rimanere qualche ora tra le nuvole,dipenda in gran parte dalla disponibilità pecuniaria il che è sempre un problema in italia.
Nonostante questo sono dell'idea che piloti si nasca,ergo il mio pensiero vede di buon grado qualunque sacrificio pur di passare qualche minuto tra le nuvole.
Detto questo la mia domanda è: perchè affrontare un avventura tanto impegnativa in solitaria?
Per quanto l idea in se sia affascinante,il buon senso la trova decisamente pessima.
Un impresa del genere richiede grande sforzo sia fisico che mentale,oltre ad una notevole esperienza e l accumulo di stress e stanchezza fisica unito ai possibili imprevisti rende l'impresa ad alto rischio,ed avere un altro pilota,ma anche solo un altra persona a bordo, dimezzerebbe la possibilità di incorrere in un errore umano.
Ciao Napoléon e benvenuto!
RispondiEliminaInnanzitutto ti ringrazio dell'apprezzamento. Questo genere di iniziative non per forza sono gradite e spesso vengono considerate inutili, per cui sapere che la mia idea è stata apprezzata è rincuorante.
Per quanto riguarda la scelta di affrontarla sola capisco la tua perplessità, e ti dirò la verità, ci ho pensato molto prima di decidermi a fare il raid in solitaria. Il volo va preso sempre con grande umiltà e molto spesso per delle sciocchezze e delle leggerezze si può incorrere a dei problemi molto grossi. Tuttavia ho notato, per aver volato spesso sia sola che con altri piloti o anche persone non esperte, che lo stress non è per forza minore se si è in compagnia. E' fondamentalmente una questione di carattere. In aereo, come nella vita, c'è chi è molto più efficente da solo e chi lo è molto di più in squadra. Personalmente io lavoro meglio da sola. Ciò non toglie, che, dato che sarà un volo molto impegnativo, mi sono presa il tempo necessario per pianificarlo nel minimo dettaglio e lasciare il minor spazio possibile agli imprevisti.
A presto.