lunedì 16 maggio 2011

E volare, volare, volare...Parte terza: poteva essere un paradiso e ne hanno fatto un inferno

La partenza da Urbe è stata un pò travagliata, un massimo 1500 ft quando la pianificazione prevede l'attraversamento di una zona collinare di più di 2000 ft impone degli adeguamenti repentini e dei fuori rotta importanti. Il ceiling basso poi diventa particolarmente antipatico, ma è un dettaglio. Dopo Roma il passaggio di frequenza che non mi aspettavo era Grazzanise. I militari mi intimidiscono sempre, avendo fatto una scelta che io non concepisco ho sempre il timore che loro non capiscano me. Invece sono stati estremamente disponibili, autorizzandomi anche delle quote che ,dal tono, erano chiaramente delle concessioni.
Poi, dopo una serie di slalom rafficati, in lontanza, come una promessa, l'agognato mare. Non c'è verso, è proprio vero che ti senti al sicuro lì dove hai cominciato a mettere le prime piume.

In questo viaggio pieno di sorprese, ogni angolo è una scoperta. Potrei parlare di quanto è bella Portofino, della magia di Sestri Levante, di Zoagli e di tutta la riviera...i Liguri non me ne vogliano...tutte loro non sono paragonabili a quella che avrebbe potuto essere Gaeta.

L'attraversamento fino ad Ischia a 1000 ft in compenso è stato interessante, mi sentivo quasi un ekranoplano...quasi ovviamente, l'effetto suolo a 1000 ft è di difficile concezione.
Poi Ischia, Capri...c'è bisogno di commentare?

Salerno...non erano preparati mi hanno detto, sono stati colti di sorpresa. Un comitato d'accoglienza di 10 persone squisite! Foto, baci abbracci, pranzo da capogiro (ho scoperto che si mangia molto bene nel Salernitano). Se fossero stati preparati che cosa avrebbero fatto?!
Rocco...siete splendidi!
Sfortunatamente le tempistiche esigono partenze affrettate. Giusto il tempo di un ultimo abbraccio. E via si ridecolla, discretamente in ritardo sul sole.

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